Il 29 marzo 2022 Search On Media Group, il gruppo organizzatore del WMF è stato udito in Senato per esprimere il proprio parere circa la proposta di direttiva europea volta al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro svolto mediante piattaforme digitali.
Il concetto di lavoro mediante piattaforme digitali è comunemente associato al lavoro dei rider, gli ormai celebri lavoratori che effettuano consegne a domicilio, per conto di piattaforme e applicativi web. La proposta di direttiva europea ha lo scopo di rendere i rider dipendenti subordinati delle piattaforme digitali per le quali lavorano, con stipendio minimo, ferie pagate e contributi pensionistici. Ma i punti salienti della proposta di direttiva sono quelli che confermano l’impegno delle istituzioni europee nel campo delle piattaforme digitali, impegno sempre più concreto nella direzione di riportare all’interno dei quadri legislativi nazionali e internazionali quelle policy interne delle piattaforme che incidono in maniera significativa sulla vita dei cittadini. Anche nel caso di questa direttiva infatti, il legislatore punta a ottenere la massima trasparenza degli algoritmi, per evitare l’asimmetria informativa tra piattaforma e lavoratore; mentre introduce sul piano del diritto del lavoro l’inversione dell’onere della prova, secondo la quale sarà la piattaforma in qualità di datore di lavoro a dover dimostrare che il rapporto tra sé e il lavoratore è un rapporto di lavoro autonomo e non subordinato.
Su questo fronte Search On Media Group coinvolge, stimola e incentiva all’interno del network del WMF la presenza e il lavoro di quelle aziende digitali, in particolar modo le startup innovative, che fanno della sostenibilità sociale e ambientale il proprio focus di innovazione. Promuove da sempre la connessione tra Innovazione Digitale e Innovazione Sociale, andando a supportare le piattaforme digitali che adottano policy di utilizzo e funzionamento degli algoritmi trasparenti e condivisi.
Durante l’audizione presso le Commissioni riunite di Lavoro pubblico e privato e Politiche dell’Unione europea, Search On, in linea con i principi che muovono il lavoro quotidiano del gruppo e del WMF, ha accolto positivamente la proposta di direttiva europea, perché costituisce un netto passo in avanti verso l’affermarsi di condizioni di lavoro dignitose per tutti gli operatori del settore.
Udito in qualità di esperto, il gruppo organizzatore del WMF ha però fatto notare alle Commissioni che nella materia in discussione è fondamentale tracciare alcune differenze. Da sempre al fianco dei lavoratori del settore digitale, Search On ha portato in Senato le istanze dei creatori di contenuti digitali, anch’essi lavoratori che operano sulle piattaforme e per le piattaforme.
Quella dei creatori di contenuti digitali è una nuova categoria di lavoratori nella quale si avverte in maniera eloquente il bisogno di identificare le diverse professionalità al proprio interno e in cui si reclamano da tempo delle risposte da parte delle istituzioni in materia di nuovi e adeguati inquadramenti professionali.
La categoria giace nell’incertezza giuridica e fiscale. La proposta di Search On è quella di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle piattaforme digitali, al fine di definire puntualmente quali sono i diritti da affermare, quali sono le tutele a protezionedel lavoratore, quali sono gli obblighi e gli adempimentiin capo alla categoria professionale, e soprattutto quali sono le qualifiche di questi lavoratori.
L’impatto mediatico del settore dei creatori di contenuti digitali è oggi troppo vasto per lasciare zone d’ombra al suo interno. Search On e il WMF continueranno a cercare soluzioni anche per vie politiche e istituzionali, e a mettere in luce le problematiche di questo settore per assicurare la piena sicurezza dei lavoratori che creano i contenuti e degli utenti-consumatori di questi contenuti.
Fonti:
• Agenda Digitale