WMF Italian Roadshow e HUBitat al lavoro per innovazione e sostenibilità nelle Marche

A Fabriano una tre giorni ricca di eventi su digitale e startup ha dato vita all'Hub permanente per valorizzare il territorio, dare supporto alle imprese e alle startup locali.

Giovedì 14 Ottobre 2021
Tommaso Ruggieri

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Il WMF Italian Roadshow inizia il suo innovativo percorso da Fabriano, il comune marchigiano icona dell’industria italiana, dell’artigianato e Città Creativa UNESCO dal 2013. L’Italian Roadshow nasce con l’obiettivo di diffondere innovazione lungo tutta la penisola, valorizzare i territori e accelerare i processi di innovazione, imprenditorialità e trasformazione digitale.

In collaborazione con il Comune di Fabriano, dall’8 al 10 ottobre, il WMF è stato presente nel centro storico cittadino tenendo eventi interamente gratuiti e aperti a tutti. Il Roadshow è stato ospitato all’interno del Remake Festival, rassegna cittadina che condivide i valori che caratterizzano l’attività del WMF, ricco di eventi di formazione, laboratori e b2b e iniziative per startup.

Numerose le iniziative tenute dal WMF: dai corsi di formazione per le PMI alla Startup Competition fino agli incontri con i ragazzi delle scuole superiori per affrontare il tema dell’imprenditoria a impatto sociale. A conclusione dell’evento inoltre, una tavola rotonda dal titolo “Remake Society, Remake Jobs, Remake Welfare” ha messo al centro del dibattito sull’innovazione la salvaguardia del pianeta. A questa ha partecipato anche l’ideatore del Web Marketing Festival Cosmano Lombardo che  ha reso il WMF veicolo di cambiamento sociale positivo rivolto soprattutto verso territori italiani non metropolitani: borghi e comunità rurali.

 

Al centro dell’intervento dell’ideatore Cosmano Lombardo alla tavola rotonda c’è stato il processo parallelo e contiguo di nascita e crescita della storia ecologica e digitale. Nella visione dell’ideatore del WMF, quel che stiamo vivendo oggi, ossia la congiunzione tra ecologia e digitale, acquista chiarezza se si guarda indietro: il primo report sul cambiamento climatico nel 1990, la nascita di Google nel 1997, il terzo report più allarmante sul cambiamento climatico nel 2001, la rivoluzione digitale nel suo compiersi nel 2007. Il senso, ha spiegato, lo si trova nel tendere verso una rivoluzione culturale in grado di mettere in comunicazione questi due fenomeni globali, nati e cresciuti in parallelo, e attuare una transizione sia ecologica sia digitale.

In linea con quanto fatto finora con il WMF, Cosmano Lombardo ha proposto un approccio di lavoro di co-costruzione, ricorsivo e flessibile, per non lasciare indietro nessuno: se istituzioni e imprese procedono da sole, lasciano fuori i cittadini.

In collegamento durante la tavola rotonda, a fare le veci della società civile impegnata nella lotta al cambiamento climatico è intervenuta in teleconferenza la Presidente del Water Grabbing Observatory, Marirosa Iannelli. “Quanto tempo abbiamo?” le hanno chiesto dalla sala. “La situazione è critica, ma c’è margine di manovra”, ha risposto rifiutando i toni allarmanti. Ha spiegato che il margine di manovra c’è perché la scienza ci dice che possiamo contenere le temperature di 2,7°C fino alla fine del secolo. Le ripercussioni ci saranno, ha avvertito, ma non catastrofiche se, e solo se, la politica risponderà ai sempre più numerosi e consapevoli appelli della società.

 

In risposta è arrivato l’intervento della Vice-Ministra allo Sviluppo Economico Alessandra Toddei. Il lavoro di questo Ministero nell’ambito della transizione ecologica è quello di rispondere al bisogno di sostenibilità mantenendo competitivo il sistema produttivo nazionale. In risposta a filiere produttive energivore, quindi, la vice-ministra propone un cambiamento alla base delle stesse filiere produttive: più pale eoliche, più fotovoltaico, più bioplastiche.

Tutti gli interventi al tavolo, compresi quelli del professor Frontoni dell’Università Politecnica delle Marche e del Vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo, hanno rimarcato l’importanza e il forte legame tra la transizione ecologica e la transizione digitale intraprese a livello Europeo e quindi a livello nazionale con il PNRR.

Il Vicepresidente Castaldo conosce molto bene il lavoro che ogni anno si manifesta durante la tre giorni del Web Marketing Festival. Durante il WMF2020, infatti, è stato ospite sul Main Stage dove ha illustrato il progetto del Parlamento Europeo nato con l’obiettivo di raccontare storie europee di solidarietà e unione. Inoltre, all’interno del WMF2020 si è tenuto l’Hackathon #EuropeiControCovid19, organizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo, in cui lo stesso Vicepresidente ha composto la giuria, al fianco di Alessandro Masala (Breaking Italy) e di mentor ed esperti del settore digitale, e decretato il progetto vincitore.

 

All’interno della programmazione delle diverse edizioni del WMF i temi a carattere sociale positivo si intrecciano perché nell’organizzazione questi si intendono e vengono compresi come strettamente connessi tra loro e indivisibili.

Il WMF si muove in questa direzione dal suo primissimo anno di nascita. Il Roadshow di Fabriano, ad esempio, è volto a diffondere formazione, cultura dell’innovazione e imprenditorialità in città, borghi e piccoli centri abitati. Per entrare a parteciparvi, come ha ricordato l’assessora di Fabriano Pagnoncelli nel suo intervento durante la tavola rotonda, basta rispondere alla Call for Cities lanciata dal WMF. Come Fabriano, altre comunità locali avranno l’opportunità di partecipare nel proprio territorio agli eventi del WMF Italian Roadshow, tra le tante: Matera, Firenze, Taranto.

Ma se il Roadshow cambia città, il WMF è passato da Fabriano per restarci. Nella città marchigiana - a novembre - si inaugurerà inoltre uno degli ormai numerosi tasselli di “HUBitat: hub di innovazione e sostenibilità”, il progetto del WMF teso alla creazione di Hub di innovazione e sostenibilità all’interno dei borghi, delle aree rurali, in maniera diffusa, dispensando cultura e formazione digitale gratuita. Il WMF sta costituendo una rete di hub sparsi su tutto il territorio nazionale, nella quale ogni nodo viene messo nella condizione di cooperare e collaborare con persone e imprese di tutta Italia. Le attività svolte negli hub, come in quello di Fabriano, comprendono formazione, eventi dedicati a startup, supporto a imprese, coworking & networking.


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