Future of Culture & Travel: la quarta delle 12 sfide del Futuro

Il settore dei viaggi sta attraversando grandi e rapidi cambiamenti, sia in seguito alla pandemia, che ha limitato per lungo tempo gli spostamenti, sia per un cambio di paradigma globale nei confronti dell’idea stessa di viaggio, maggiormente orientata verso soluzioni sostenibili e localizzate, ma anche verso alternative innovative e non tradizionali, con una forte attenzione all’esperienza di persone con possibilità ed esigenze differenti.

La pandemia ha imposto lunghi periodi di stasi che hanno inevitabilmente danneggiato il mondo del turismo e dell’hospitality, creando al contempo un forte desiderio latente, un maggiore turismo domestico e un quasi inesplorato turismo virtuale. Ora stiamo assistendo ad una ripresa del settore sempre più rapida, con un evidente e rinnovato bisogno di viaggiare per riscoprire quel piacere sopito che risiede nell’esplorazione di luoghi nuovi.

Ma il cambiamento più grande ha coinvolto il concetto stesso di "viaggio", cambiamento reso evidente, ad esempio, dalla rapida espansione del mercato dei "viaggi virtuali". Questa tendenza è stata accelerata non solo dai grandi progressi delle tecnologie digitali, ma anche dal protrarsi delle restrizioni dovute al covid-19. Il settore dei viaggi e del turismo non potrà sopravvivere se non si adatta a questo nuovo mercato.

Tuttavia, il dualismo reale-virtuale non è così immediato e semplice da sviscerare: le esperienze virtuali si trasformano in una riscoperta del valore delle esperienze reali, nella fame di esperienze con scopi differenti e più chiari, senza dimenticare le nuove visibility opportunities permesse da strategie di comunicazione innovative. La speranza è che questo incontro tra virtuale e reale porti equilibrio e sinergia nel settore, e benessere alle comunità locali.

Il turismo virtuale, potenziato soprattutto a causa delle chiusure forzate, è stato l’elemento di traino verso la digitalizzazione di tantissime realtà ed enti di gestione del patrimonio culturale, spesso lontani anche solo da un’alfabetizzazione digitale di base. Digitalizzazione, percorsi espositivi multimediali, tecniche proiettive, interattività e display: l'innovazione tecnologica ha reso la fruizione dei beni culturali oggetto di forte sperimentazione, l'esperienza dell'utente è diventata versatile, personalizzata, immersiva e condivisa.

Ne abbiamo parlato al WMF2022 all'interno di uno dei panel di Future of Italy, l'evento dedicato ai momenti di confronto, dibattito e discussione con istituzioni politiche, enti, associazioni, player di mercato e startup, con la partecipazione dell’Economista della Cultura Giuseppe Cosenza, la Direttrice della Digital Library del Ministero della Cultura Laura Moro, Wilbert Helmus, Network Manager della Dutch Digital Heritage Network, l’Assessora alla Cultura del comune di Cagliari Maria Dolores Picciau e Matteo Ricci, sindaco del Comune di Pesaro (Capitale Italiana della Cultura 2024).

Guardando alle sfide future del settore, che si tratti di condizioni di salute pubblica, crisi internazionali o impatti climatici, il coordinamento globale sarà la componente essenziale per affrontare a testa alta qualsivoglia circostanza impervia e garantire un progressivo miglioramento dell’esperienza dei viaggiatori e della tutela dei luoghi di interesse.

Le startup che hanno accolto questa sfida

I principali ambiti di riferimento per far fronte alla quarta sfida del Futuro sono: Artificial Intelligence for the Tourism Sector, Mobile Apps, QR Codes, IOT & Big Data, Augmented Reality, Smart luggage, Sharing & Rentals, Booking & search, Revenue Management, Channel Managers. Tra le oltre 1.000 startup che hanno partecipato alla scorsa edizione del Festival, alcune hanno sviluppato soluzioni innovative all’interno di uno di questi settori, vediamo quali!

Sea the Change - Finalista sullo Startup Stage

Sea the Change, è una startup innovativa a vocazione sociale che intende rendere il settore turistico protagonista nella tutela degli ecosistemi marini. Offrendo la possibilità ai singoli turisti di ridurre e compensare l’impatto ambientale della propria vacanza attraverso l’investimento in progetti sostenibili, legati alla salvaguardia del mare, Sea the Change propone percorsi di analisi, reporting e comunicazione della sostenibilità per le imprese.

Aerarium Chain - Finalista sul Mainstage, vincitrice del Premio del Pubblico

Aerarium Chain è il servizio che unisce l’arte e la tecnologia, al fine di tutelare il nostro patrimonio culturale. Attraverso l’integrazione di scansioni 3D professionali, blockchain e intelligenza artificiale supporta musei, istituzioni e privati offrendo soluzioni per la digitalizzazione e conservazione preventiva delle opere, il loro monitoraggio, nonché la loro accessibilità e fruizione, la raccolta fondi tramite NFT.

Mezzo Forte - Vincitrice della Startup4Culture

Grazie ad un approccio ecologico alla realtà aumentata, l’esperienza Mezzo Forte propone contenuti sonori unici, in naturale armonia con l’ambiente circostante, suoni, rumori e voci. L’esperienza Mezzo Forte si realizza con dispositivi mobili o sensori automatizzati, di facile utilizzo e non invasivi per l’utente. Un ascolto di qualità con il sistema di diffusione più adatto ad ogni concept: binaurale in conduzione ossea o con cuffie tradizionali, così come altoparlanti integrati e sistemi audio 3D.

Archygram - Vincitrice PNI 2022

Archygram intende mostrare ai turisti il patrimonio culturale distrutto o non più visibile attraverso la creazione di modelli virtuali 3D di questi monumenti scomparsi, usando immagini storiche (foto e video) conservate negli archivi. La tecnologia si basa sull'uso dell’AI per l’analisi dei monumenti e la raccolta di immagini, la fotogrammetria per la loro ricostruzione 3D.

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